L’utilizzo di tapparelle è molto diffuso nell’edilizia e il loro funzionamento si differenzia in manuale e automatico, anche se il riavvolgimento è praticamente lo stesso. Sono dotate di sistema avvolgibile attorno ad un albero orizzontale, che consente di ottenere una struttura oscurante o di favorire la penetrazione della luce. Solitamente viene creato nel muro un apposito spazio per inserire il cassonetto dell’albero e degli ingranaggi, nel quale sarà avvolta anche la tapparella.
Oggi i cassonetti sono prodotti in pvc e alluminio per facilitare la pulizia. Non richiedono manutenzione e hanno una buona durata nel tempo. In passato era comune avere cassonetti in legno che richiedevano costante manutenzione per evitare il deposito di muffe. Le tapparelle manuali sono dotate di cinghia o di manovella. La cinghia si arrotola ad una carrucola fissata all’estremità del rullo, mentre la manovella è mobile ed è inserita all’occorrenza ad un argano fissato anch’esso all’estremità del rullo. Molto più comode risultano le tapparelle automatiche dotate di motore azionato da telecomando o pulsante.
Materiali utilizzati per la produzione di tapparelle
La possibilità di trovare tapparelle prodotte in diversi materiali guida la scelta degli acquirenti nel rispetto dei loro gusti estetici. Il legno è un incantevole materiale che valorizza le abitazioni. Rispetto ad altri materiali, presenta l’inconveniente della costante manutenzione. Il legno è sensibile agli agenti atmosferici, per cui è facilmente danneggiabile. Anche il pvc è sensibile agli attacchi degli agenti atmosferici, non è gradevole come il legno ma è resistente nel tempo, è facile da pulire e non richiede manutenzione. Una soluzione ottimale è quella di scegliere tapparelle in alluminio che sono resistenti agli agenti atmosferici, sono facili da pulire, non richiedono manutenzione e sono dotate di sistema di isolamento e antigraffio. Esistono in commercio anche le tapparelle orientabili che sono la soluzione ideale per chi non sa scegliere tra una tapparella ed una persiana. Le lamelle orientabili consentono di abbassare il telo e usufruire ugualmente della luminosità.
Obiettivo sicurezza con le tapparelle in acciaio e alluminio
Le tapparelle in acciaio e alluminio proteggono le abitazioni contro i tentativi di furto. Attraverso l’applicazione di accessori di sicurezza viene impedito il sollevamento. Per ottenere questo obiettivo, le guide attraverso cui scorrono le tapparelle devono essere incassate nel muro ed esistono in commercio diversi accessori di sicurezza. Si possono applicare serrature a chiave o con movimentazione interna o esterna, catenacci in ferro e alluminio, sistemi di bloccaggio antisollevamento che blindano la tapparella indipendentemente dal fatto che sia a chiusura manuale o automatica.
La comodità delle tapparelle elettriche
Le tapparelle tradizionali possono diventare automatiche mediante alcune modifiche. Per le persone anziane l’utilizzo delle tapparelle elettriche risulta più comodo, per cui spesso viene richiesta la modifica delle tapparelle esistenti con meccanismi a motore. Il meccanismo di apertura delle tapparelle elettriche si caratterizza per la presenza di tre componenti. L’elettrofreno, che interrompe il movimento, il ralloriduttore che definisce la velocità e la fine corsa che interrompe il movimento. Per modificare il movimento delle tapparelle tradizionali in movimento automatico, il tecnico farà una valutazione con un sopralluogo per stabilire dove devono essere posizionati i comandi elettrici. Sarà necessario utilizzare delle canaline attraverso cui passeranno i cavi elettrici che non richiedono la rottura del muro. Questa tecnica riduce i costi di automazione delle tapparelle, che sarebbero elevati se si dovessero fare delle tracce nella muratura. Quando manca la corrente elettrica è possibile azionare le tapparelle manualmente mediante un dispositivo di soccorso o mediante collegamento ad una fonte di energia alternativa.
Lavori di manutenzione delle tapparelle tradizionali
La cinghia delle tapparelle deve essere sostituita per evitare la rottura improvvisa che ne impedisce il normale sollevamento. Per svolgere questa operazione è necessario abbassare completamente la tapparella, allentare la cinghia e smontare l’avvolgitore a molla fissato al muro dalle viti. Per evitare che la molla di richiamo riavvolga la cinghia, è necessario bloccare il tamburo e svitare la linguetta a cui è avvitata la cinghia. Si scarica la molla dal tamburo assecondando la rotazione e contando i giri, dato utile per il successivo avvolgimento. A questo punto si apre il cassonetto e si toglie la cinghia dalla carrucola a cui è avvolta, sfilandola dal foro del muro, si solleva la tapparella e si rimuove la vecchia cinghia. Tutte queste operazioni si svolgono al contrario per il montaggio della nuova cinghia.